Ha festeggiato il suo 51mo compleanno a Castelvolturno catechizzando il suo gruppo prima di allenarlo in vista della seconda partita di Europa League. Walter Mazzarri è così, un martello instancabile che non molla di un millimetro anche se la sua squadra guida la classifica alla pari con la Juve, vantando la miglior difesa del campionato, e sia stata l'unica formazione italiana a vincere finora sul palcoscenico continentale.
Walter il perfezionista però non si adagia un attimo, analizza minuziosamente con i giocatori le poche cose che non gli son piaciute nell'importantissima vittoria di Marassi e comincia a pensare a quanto dovrà essere ampio il turn over in Olanda contro il PSV Eindhoven.
A molti Mazzarri non è simpatico.
Troppo sanguigno secondo certi soloni, troppo agitato in panchina a giudizio di certi arbitri che, come ha fatto ieri Tagliavento, non esitano ad allontanarlo dalla panchina per un sospiro di protesta o poco più.
Risultati alla mano però il tecnico di San Vincenzo è di gran lunga il miglior allenatore italiano.
L'unico mai esonerato in carriera, che ha superato il traguardo dei 300 gettoni in serie A valorizzando ovunque al massimo il materiale a disposizione.
La promozione a Livorno, la salvezza malgrado la maxi penalizzazione con la Reggina, l'Europa conquistata con la Sampdoria, gli straordinari successi centrati col Napoli, sono le perle di una collana di successi che sarebbe miope e riduttivo circoscrivere alla sola Coppa Italia vinta lo scorso anno alla guida degli azzurri.
Altri"santoni" della panchina hanno un palmares più ricco di trofei e di vittorie ma i titoli vanno pesati, e se è vero come è vero che i due scudetti conquistati a Napoli da Diego Maradona valgono una quindicina di campionati vinti a Torino o a Milano, lo stesso discorso vale per un allenatore che solo da quando è all'ombra del Vesuvio può contare su una rosa competitiva ai massimi livelli, che ha peraltro contribuito in maniera determinante a costruire e valorizzare.
L'augurio di Buon Compleanno per Mazzarri si accompagna con quello certamente più gradito all'allenatore toscano che sogna di ricevere a fine stagione il regalo più grande colorato di bianco, rosso e verde.
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